I due, titolari di un’impresa di lavorazione di prodotti in pelle, impiegavano alle proprie dipendenze 5 lavoratori stranieri di cui 4 formalmente assunti con contratto part time ed 1 in “nero”. Gli operai erano costretti a lavorare circa 12 ore al giorno, 6 giorni alla settimana, talvolta anche durante giornate festive infrasettimanali (es. 1 maggio) e retribuiti circa la metà di quanto avrebbero dovuto, in relazione al lavoro effettivamente prestato. …CONTINUA A LEGGERE
